Cardiologia Newsletter by Xagena

ALERT Cardiologia !

 Top News / Infarto miocardico

Canakinumab riduce il rischio di MACE dopo infarto miocardico

Canakinumab, un anticorpo monoclonale anti-interleuchina-1 beta ( anti-IL-1 beta ), ha ridotto il rischio di eventi cardiovascolari tra i sopravvissuti a infarto miocardico. Queste sono le conclusioni …

Focus: Prevenzione dell’Ictus

Più alta incidenza di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale asintomatica rispetto ai pazienti con forma sintomatica

I tassi di precedenti ictus sono risultati più elevati nei pazienti con fibrillazione atriale appena diagnosticata rispetto a quelli che avevano presentato sintomi in precedenza, secondo i risultati d …

Focus: Nutraceutici in Cardiologia

L’iniezione di microrganismi fotosintetici nel tessuto cardiaco in carenza di ossigeno può migliorare la funzione cardiaca in un modello murino

L’uso di microrganismi fotosintetici per fornire l’ossigeno necessario al tessuto cardiaco danneggiato potrebbe essere un approccio praticabile per il trattamento in acuto dell’infarto miocardico. …

News

Lo stress intenso e di lunga durata aumenta il rischio di morte nei pazienti con cardiopatie

Secondo uno studio, una forte tensione emotiva, protratta nel tempo, può aumentare in modo significativo il rischio di mortalità nei pazienti con malattia coronarica stabile. Lo stress risulta meno …

L’insufficienza della valvola mitralica associata ad aumento della mortalità per scompenso cardiaco

Una insufficienza della valvola mitrale, fondamentale perché il passaggio del sangue proceda in una sola, giusta direzione, è un problema serio per la salute e non a caso si associa a un incremento de …

MediExplorer.it :: Motore di Ricerca in Medicina

I farmaci anti-infiammatori possono aumentare il rischio di infarto del miocardio durante le infezioni respiratorie acute

Uno studio osservazionale ha mostrato che l’uso di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) può aumentare il rischio di infarto…

Il rischio di scompenso cardiaco può essere maggiore nelle donne in postmenopausa

Le donne in postmenopausa con un periodo riproduttivo più breve hanno mostrato un più alto rischio di scompenso cardiaco incidente…

La Caffeina non aumenta il rischio a breve termine di aritmie nei pazienti con insufficienza cardiaca

Non è stata trovata alcuna associazione tra assunzione di Caffeina e gli episodi aritmici in pazienti cardiopatici. I risultati provengono…

Aggiornamenti in Cardiologia by Xagena

Cardiologia.net :: Cardiologia

Top News in Cardiologia, Notizie in Cardiologia, Informazioni cardiologiche selezionate, Cardiologia interventistica :: Aggiornamento, Cardiologia molecolare :: Aggiornamenti, Riabilitazione cardiologica :: Post-Infarto miocardico, Insufficienza cardiaca :: Quale terapia impiegare nei casi gravi ?

Prasugrel

Antiaggreganti piastrinici: possibile associazione tra Prasugrel e …

Bypass aorto-coronarico

Il bypass aorto-coronarico riduce il tasso di mortalità a 10 anni nei …

Fibrillazione atriale

Nei pazienti con fibrillazione atriale cronica e disfunzione …

Fattori di rischio cardiovascolare

Acidi grassi n-3 in pazienti con multipli fattori di rischio …

Digossina

La terapia con Digossina aumenta il rischio di morte tra le donne …

Ace inibitori

Studi clinici hanno dimostrato l’efficacia degli Ace inibitori nel …

Candesartan

CHARM-Overall Programme: il Candesartan ha ridotto la …

Diuretico

Risultati ricerca per “Diuretico” … PEP-CHF: Perindopril e …

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Il Punto in Cardiologia

Pressione arteriosa: i dati dello studio SPRINT sono estremamente positivi ma la cautela è d’obbligo

Ai dati preliminari forniti dal National Institutes of Health ( NIH ) sul Systolic Blood Pressure In

Approfondimento

Studio SPRINT: la pressione sistolica inferiore a 120 mmHg conferisce un minor rischio di mortalità e di eventi cardiovascolari

I risultati dello studio SPRINT ( Systolic Blood Pressure Intervention Trial ) hanno mostrato che l’obiettivo di pressione sistolica inferiore a 120 mmHg è associato a una minore incidenza di morte e …

News

Efficacia dei beta-bloccanti a lungo termine per la prevenzione degli esiti dopo intervento per bypass coronarico

Risultati contrastanti da recenti studi osservazionali hanno sollevato questioni riguardanti il beneficio apportato dai beta-bloccanti ai pazienti sottoposti a bypass coronarico ( CABG ). Inoltre, l …

Prolasso mitralico aritmico e morte cardiaca improvvisa

Il prolasso della valvola mitrale può presentarsi con aritmie ventricolari e morte cardiaca improvvisa anche in assenza di perdite di compromissione emodinamica. La base strutturale dell’instabilità …

La chiusura del forame ovale pervio rende meno probabile la recidiva di ictus criptogenico rispetto alla terapia medica

I risultati del periodo di follow-up esteso dello studio RESPECT hanno mostrato che la chiusura del forame ovale pervio mediante Amplatzer PFO Occluder sembra essere superiore alla terapia medica nell …

Cardiopatia ischemica stabile: nessun beneficio di sopravvivenza a 15 anni dall’aggiunta della procedura PCI alla terapia medica ottimale

I dati di follow-up estesi a 15 anni non hanno mostrato alcun beneficio di sopravvivenza con una iniziale strategia basata sull’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) più terapia medica ottimale ris …

Farmacovigilanza

L’esposizione ad antibiotici macrolidi influenza il rischio di morte cardiaca e di aritmia

Una meta-analisi ha mostrato che l’uso di antibiotici macrolidi può essere associato a un leggero aumento del rischio di morte improvvisa o di aritmie ventricolari. I rischi assoluti di morte cardi …

 

CardioMetabolismo

La sindrome metabolica è una condizione caratterizzata da un rischio cardiovascolare almeno moderato sia per la comparsa di diabete mellito di tipo 2, sia per il manifestarsi di malattie cardiovascolari sia, infine, per la comparsa progressiva di insufficienza renale cronica.

La definizione di sindrome metabolica si fonda sulla presenza di almeno tre di cinque fattori di rischio cardio-metabolico che la caratterizzano: oltre alla larghezza del girovita ( 102 cm nell’uomo ed 88 cm nella donna ), gli altri parametri per la diagnosi della sindrome sono una pressione massima più alta di 130 mmHg e/o quella minima superiore a 85 mmHg ( oppure ipertensione arteriosa in terapia ), una glicemia a digiuno eguale o superiore a 100 mg/dl ( oppure la presenza nota di diabete mellito in  terapia ipoglicemizzante ); i trigliceridi eguali oppure oltre 150 mg/dl ( o una cura ipolipemizzante in atto ); il colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl nell’uomo o 50 mg/dl nella donna.

 

CardioMetabolismo.it è un sito dedicato alle novità sulla Sindrome metabolica e sul Rischio cardiovascolare con l’obiettivo di prevenire le Malattie cardio & cerebrovascolari   Link:  www.cardiometabolismo.it

 

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Gli inibitori della pompa protonica possono aumentare il rischio di infarto miocardico

I ricercatori hanno valutato i dati su 2.9 milioni di pazienti per valutare il possibile legame tra impiego dell’inibitore della pompa protonica ( PPI ) e rischio cardiovascolare. I dati sono stati ottenuti dal database STRIDE della … Leggi

Entresto, un nuovo giorno nello scompenso cardiaco

Entresto ( Valsartan / Sacubitril ), un inibitore del recettore dell’angiotensina / neprilisina ( ARNI ), è stato approvato negli Stati Uniti il 7 luglio di quest’anno per i pazienti con insufficienza cardiaca e ridotta frazione di … Leggi

Il moderato consumo di cioccolato associato a un minor rischio di scompenso cardiaco

Per verificare l’ipotesi che il consumo di cioccolato fosse associato a un minor rischio di scompenso cardiaco, ricercatori hanno esaminato in modo prospettico 20.278 uomini partecipanti al Physicians’ Health Study ( PHS ) valutando il consumo di … Leggi