Depressione Newsletter by Xagena

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Agomelatina: efficacia nel trattamento dell’ansia nei pazienti affetti da depressione

Nuovi dati, presentati al Congresso del Collegio Europeo di Neuropsicofarmacologia ( ECNP ), hanno confermato il profilo di efficacia di Agomelatina nel trattamento dell’ansia nei pazienti depressi, rispetto agli antidepressivi più comunemente utilizzati.I dati si riferiscono a una meta-analisi di 6 studi multicentrici, ognuno dalla durata di 6-8 settimane, che ha riguardato qua […]

APPROFONDIMENTI

Valdoxan: effetti indesiderati

Valdoxan, il cui principio attivo è Agomelatina, è un farmaco che è indicato nel trattamento degli episodi di depressione maggiore negli adulti.Negli studi clinici, oltre 3.900 pazienti depressi hanno ricevuto Valdoxan. Le reazioni avverse sono state solitamente lievi o moderate e si sono verificate durante le prime due settimane di trattamento. Le reazioni avverse più comuni […]

Valdoxan: avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Il principio attivo di Valdoxan è l’Agomelatina, un agonista melatoninergico ( recettori MT1 e MT2 ) e un antagonista dei recettori 5-HT2C. Il farmaco trova indicazione nel trattamento degli episodi di depressione maggiore negli adulti.Uso nella popolazione pediatricaValdoxan non è raccomandato nel trattamento della depressione in pazienti di età inferiore […]

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Aritmologia News

Dronedarone, un antiaritmico controverso

Secondo i medici del Cedars-Sinai Heart Institute, il farmaco antiaritmico Dronedarone ( Multaq ) ha una modesta efficace e un profilo di sicurezza non-favorevole.Sul Journal of the American College of Cardiology ( JACC ) è comparsa una revisione dei dati presentati dal produttore, Sanofi-Aventis, all’Agenzia statunitense per il controllo dei farmaci per l’approvazione di Mu […]

Confronto tra farmaci antiaritmici e ablazione transcatetere a radiofrequenza nei pazienti con fibrillazione atriale parossistica

I farmaci antiaritmici sono comunemente utilizzati per la prevenzione della fibrillazione atriale ricorrente nonostante la scarsa efficacia e gli effetti avversi frequenti.Come alternativa nel trattamento della fibrillazione atriale parossistica è stata proposta l’ablazione con catetere.Per determinare l’efficacia dell’ablazione con catetere rispetto alla terap […]

Fibrillazione atriale: forti dubbi sulla sicurezza di Multaq, un nuovo antiaritmico

Lo studio prospettico, randomizzato PALLAS è stato interrotto precocemente. Lo studio stava valutando la sicurezza e l’efficacia del nuovo antiaritmico Dronedarone ( Multaq ) nei pazienti con fibrillazione atriale cronica.Lo studio è stato bloccato a causa di eventi cardiovascolari avversi nel braccio Dronedarone.Multaq è stato approvato per i pazienti con fibrillazione […]

Ablazione transcatetere della tachicardia ventricolare stabile prima di impianto di defibrillatore in pazienti con coronaropatia

In pazienti con tachicardia ventricolare e una storia di infarto del miocardio, l’impianto di un defibrillatore cardioversore impiantabile ( ICD ) può prevenire la morte cardiaca improvvisa e di conseguenza ridurre la mortalità totale.Tuttavia le scariche del dispositivo impiantabile sono dolorose e non garantiscono protezione completa contro la morte cardiaca improvvisa. […]

Tecniche di ablazione della fibrillazione atriale

I successi delle procedure chirurgiche di ablazione proposte da Cox et al nei primi anni ’90 avevano stimolato gli elettrofisiologi a riprodurre la procedura chirurgica Maze con approccio transvenoso, mediante lesioni lineari prodotte da cateteri con radiofrequenza. Questi tentativi tuttavia ottennero scarsi successi, per cui gli elettrofisiologi si rivolsero verso strategie atte a colpire […]

Rischio di eventi aritmici fatali in pazienti con sindrome del QT lungo dopo sincope

Uno studio ha cercato di identificare i fattori di rischio di aritmie fatali in pazienti con sindrome del QT lungo che si manifestano con sincope.La sincope è fortemente predittiva di future aritmie fatali nella sindrome del QT lungo; tuttavia non sono disponibili dati sulla stratificazione del rischio e le strategie di gestione nel sottogruppo di pazienti ad alto rischio con si […]

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Cardiologia News

Arresto cardiaco: la somministrazione preospedaliera di Epinefrina peggiora la sopravvivenza nel breve periodo

Nell’arresto cardiaco extraospedaliero, la somministrazione pre-ospedaliera di Epinefrina ( anche denominata Adrenalina ) migliora inizialmente l’emodinamica a livello cardiaco, ma riduce la sopravvivenza e gli esiti funzionali nel lungo periodo.Lo studio è stato realizzato da ricercatori della Kyushu University a Fukuoka, in Giappone.L’Epinefrina ha r […]

Malattia coronarica stabile: il passaggio da Clopidogrel a Prasugrel non ha chiara utilità clinica

E’ stato osservato che il passaggio da Clopidogrel ( Plavix ) a Prasugrel ( Efient; Effient ) in pazienti ad alta reattività piastrinica durante il trattamento induce inibizione piastrinica.Tuttavia, dato il basso tasso di eventi avversi ischemici dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) con impianto di stent medicati nella malattia coronarica stabile, l’utilit&agr […]

Aumento del rischio di infarto miocardico tra gli anziani che fanno uso di farmaci antipsicotici

I pazienti più anziani con demenza che fanno uso di farmaci antipsicotici hanno un aumentato rischio di infarto del miocardio.E’ stata presa in esame in modo retrospettivo una coorte di pazienti che vivono in comunità per anziani con almeno 66 anni di età che avevano iniziato il trattamento con inibitori della colinesterasi per trattare la demenza ne […]

La soluzione GIK di emergenza non riduce la progressione verso l’infarto miocardico

La somministrazione in ambiente extra-ospedaliero per via endovenosa della soluzione Glucosio – Insulina – Potassio ( GIK ) nei pazienti con sospetta sindrome coronarica acuta non riduce la progressione a infarto del miocardio. Tuttavia, la soluzione GIK è stata associata a un tasso significativamente inferiore dell’endpoint composito di arresto cardiaco o morte ospedaliera. […]

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Farmacologia News

L’impiego di statine e l’esito dopo emorragia intracerebrale

L’emorragia intracerebrale è una malattia ad alto tasso di mortalità degli anziani. L’uso delle statine è sempre più diffuso tra gli anziani, e quindi comune nei pazienti che sviluppano emorragia intracerebrale. Numerosi dati suggeriscono che le statine abbiano effetti neuroprotettivi, ma la loro associazione con emorragia intracerebrale è stata in […]

Statine associate a un ridotto rischio di tumore gastrico

Studi sperimentali hanno dimostrato che le statine hanno potenziali effetti protettivi contro il tumore.Uno studio caso-controllo, basato sulla popolazione, ha valutato se l’uso di statine fosse associato al rischio di carcinoma gastrico.I dati sono stati raccolti retrospettivamente dal Taiwan National health Insurance Research Database.Sono stati consi […]

Olaparib nei pazienti con ricorrenza di carcinoma ovarico sieroso di alto grado scarsamente differenziato o carcinoma mammario triplo negativo

Olaparib ( AZD2281 ) è una piccola molecola e un potente inibitore orale della poli-ADP-ribosio polimerasi ( PARP ).È stato condotto uno studio allo scopo di valutare l’efficacia e la tollerabilità di questo farmaco in pazienti senza mutazioni BRCA1 o BRCA2 con tumore alla mammella triplo negativo in stadio avanzato o carcinoma ovarico di alto grado […]

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Neurologia News

L’esposizione nella mezza età a fattori di rischio vascolare accelera l’invecchiamento strutturale del cervello e il declino cognitivo

È stato compiuto uno studio con lo scopo di verificare l’associazione tra esposizione a fattori di rischio vascolare nella mezza età con la progressione dei marcatori alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ) di invecchiamento cerebrale e con le misure di declino cognitivo.Sono stati esaminati in totale 1352 partecipanti senza demenza del Framingham Offspring […]

Aumento di peso e ricorrenza dell’ipertensione intracranica idiopatica

Uno studio si è posto l’obiettivo di verificare se l’aumento di peso fosse associato a recidiva nell’ipertensione intracranica idiopatica.Le cartelle cliniche dei pazienti adulti con ipertensione intracranica idiopatica, visitati tra il 1993 e il 2009 in due ospedali universitari, sono state riviste per individuare quelli con e senza recidiva.Sono stat […]

Natalizumab per la sclerosi multipla recidivante-remittente

Natalizumab ( Tysabri ) è un anticorpo monoclonale che inibisce la migrazione dei leucociti attraverso la barriera emato-encefalica, riducendo l’infiammazione nel sistema nervoso centrale, ed è stato approvato per il trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente.Uno studio di revisione ha valutato l’efficacia, la tollerabilità e la sicurezza d […]

Neuromielite ottica dopo terapia ripetuta con Rituximab: follow-up a lungo termine

La neuromielite ottica è una grave malattia autoimmune che colpisce i nervi ottici e il midollo spinale.L’anticorpo monoclonale anti-CD20 delle cellule B Rituximab ( MabThera ) è un’opzione terapeutica emergente per questa malattia.Tuttavia, non è stata valutata in modo prospettico né l’efficacia o la sicurezza nel lungo peri […]

Lesioni uniche dell’area postrema nella neuromielite ottica: nausea, vomito e implicazioni patogenetiche

È stato condotto uno studio per identificare le caratteristiche neuropatologenetiche della neuromielite ottica a livello di pavimento midollare del quarto ventricolo e area postrema.L’autoimmunità di acquaporina-4 ( AQP4 ) è rivolta a bersagli in questa regione, portando a nausea intrattabile associata a vomito con singhiozzo nella neuromielite ottic […]

Oncologia Notizie by Xagena

ONCONEWS

Carcinoma stomaco

Trattamento chirurgico del carcinoma gastrico

Dati storici e studi recenti hanno mostrato che la linfoadenectomia standardizzata porta a risultati migliori rispetto alla linfoadenectomia standardizzata limitata.Sulla base di tali osservazioni lo studio Dutch D1D2, uno studio nazionale olandese …-

Carcinoma ovaio

Carcinoma ovarico avanzato: Aflibercept riduce il numero di paracentesi ma è associato a perforazioni intestinali

Nelle pazienti con tumore ovarico in stadio avanzato, la necessità di drenaggio dell’ascite maligna si riduce significativamente quando vengono trattate con l’inibitore dell’angiogenesi Aflibercept ( Zaltrap ), ma l’efficacia si accompagna al

Carcinoma colon-retto

Effetto a lungo termine dell’Aspirina sul rischio di cancro nei portatori di carcinoma colorettale ereditario

Studi osservazionali riferiscono meno carcinomi colorettali nei consumatori abituali di Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) e studi randomizzati e controllati hanno mostrato un ridotto rischio di adenomi ma nessuno ha previsto la prevenzione del

Tumore metastatico del colon-retto: Regorafenib aumenta in modo significativo la sopravvivenza globale

Sono stati presentati i dati dello studio di fase III CORRECT ( Colorectal cancer treated with regorafenib or placebo after failure of standard therapy ) riguardanti il farmaco sperimentale Regorafenib nel carcinoma metastatico del colon e del …-

Carcinoma alla mammella

Nuovi indizi riguardo alla resistenza al Tamoxifene nel carcinoma della mammella

Le pazienti affette da tumore al seno che diventano resistenti al Tamoxifene ( Nolvadex ) possono avere bassi livelli di una proteina chiamata Rho GDI-alfa, secondo uno studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute ( JNCI ).Le donne …

Beta-bloccanti e mortalità per carcinoma mammario

Studi preclinici hanno dimostrato che l’antagonismo del segnale beta2-adrenergico inibisce diversi pathway necessari per la progressione del carcinoma mammario e delle metastasi.Una serie di studi osservazionali di popolazione sono stati …

Riduzione indotta da Tamoxifene della densità mammografica e riduzione del rischio di carcinoma mammario

La densità mammaria in mammografia è un forte fattore di rischio per il tumore alla mammella.Il Tamoxifene ( Nolvadex ), che riduce il rischio di cancro mammario in donne ad alto rischio, riduce anche la densità mammaria in …

Medicina Notizie by Xagena

MediExplorer.it :: Il Motore di Ricerca Specialistico in Medicina

Scarso controllo glicemico nel diabete e rischio di malattia renale cronica anche in assenza di albuminuria e retinopatia

La nefropatia diabetica è la principale causa di insufficienza renale negli Stati Uniti. Non è chiaro in che misura un’elevata concentrazione di emoglobina glicata ( HbA1c ) sia associata a un aumentato rischio di malattia renale …

L’Allopurinolo rallenta la progressione della malattia renale mediante riduzione dei livelli di uricemia

L’iperuricemia è strettamente associata allo sviluppo di ipertensione, malattia renale e progressione della malattia. L’Allopurinolo riduce i livelli plasmatici di acido urico inibendo l’enzima xantina-ossidasi. I …

Malattia renale cronica, declino cognitivo e demenza incidente

E’ stata valutata la relazione longitudinale tra insufficienza renale cronica moderata, declino della funzione renale, e microalbuminuria con conseguente declino cognitivo e demenza incidente.Lo studio si è basato su una coorte …

Trattamento del tumore invasivo del muscolo della vescica

Uno studio ha valutato i metodi di trattamento più frequentemente usati negli Stati Uniti per la terapia del tumore invasivo del muscolo della vescica, e ha esaminato i determinanti della cistectomia.Sono stati selezionati dal National Cancer …

Farmaci antidiabetici: Pioglitazone e tumore della vescica

Il Pioglitazone ( Actos ) è un farmaco ipoglicemizzante che agisce aumentando la sensibilità all’insulina dei tessuti periferici: esso si comporta da agonista selettivo del recettore nucleare di tipo gamma attivato dai proliferatori dei …

Ortopedia Notizie by Xagena

Informazioni sulle Malattie ortopediche :: Novità farmacologiche in Ortopedia

Ortopedia News – OrtopediaOnline.net

Rischio di cancro nei primi sette anni dopo protesi di anca metallo-su-metallo. Uno studio ha determinato se l’uso di superfici portanti in metallo-su-metallo fosse …

 

Ortopedia News – OrtopediaOnline.net

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Ortopedia News – OrtopediaOnline.net

Alterazione dell’osso subcondrale: attivazione delle cellule staminali mesenchimali in risposta ai segnali chemiotattici nei pazienti con osteoartrosi. Le cellule …

 

Ortopedia News – OrtopediaOnline.net

Neuroma di Morton: esito della escissione chirurgica. Il neuroma di Morton è una condizione dolorosa del piede causata dall’ispessimento e dalla fibrosi del …

 

Ortopedia News – OrtopediaOnline.net

Effetto dell’iniezione epidurale caudale di steroidi o soluzione salina nella radicolopatia lombare cronica. Uno studio multicentrico, in cieco, randomizzato e …

 

Ortopedia News – OrtopediaOnline.net

Superiorità del Rivarobaxan sull’Enoxaparina nella tromboprofilassi dopo artroplastica del ginocchio. I Ricercatori dello studio RECORD 3 hanno esaminato …

 

Ortopedia News – OrtopediaOnline.net

Cifoplastica con palloncino versus gestione non-chirurgica della frattura per il trattamento di fratture dolorose con compressione del corpo vertebrale in pazienti …

OncoImmunoTerapia: La Nuova Frontiera dell’Oncologia

OncoImmunoTerapia :: Immunoterapia oncologica

Immunoterapia oncologica personalizzata:: Atezolizumab ( Tecentriq )

Atezolizumab è la prima e unica immunoterapia oncologica anti PD-L1 che permette ai pazienti affetti da tumore del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) metastatico di vivere significativamente più a lungo rispetto ai pazienti trattati con la chemioterapia, indipendentemente dal loro livello di espressione di PD-L1 o dall’istologia del tumore. Atezolizumab ha dimostrato di offrire un beneficio significativo persino nei soggetti il cui tumore presentava livelli di espressione di PD-L1 bassi o assenti.
Per maggiori informazioni sulla Immunoterapia oncologica personalizzata : OncoImmunoterapia.net

Immunoterapia oncologica personalizzata :: L’immunoterapia oncologica personalizzata ( PCI-personalised cancer immunotherapy ) mira a fornire a ogni singolo paziente le opzioni terapeutiche più adeguate alle loro esigenze specifiche.

Il programma di ricerca e sviluppo di Roche nella PCI comprende più di 20 molecole sperimentali, di cui otto sono in fase di sviluppo clinico. Tutti gli studi includono una valutazione prospettica dei biomarcatori volti a individuare i pazienti che più di altri possono beneficiare nell’impiego di questi farmaci.

Nel caso di Atezolizumab, la PCI inizia con la valutazione mediante immunoistochimica di PD-L1 ( Programmed Death Ligand-1 ) basato sull’anticorpo SP142 sviluppato da Roche Tissue Diagnostics.

L’obiettivo dell’utilizzo di PD-L1 come biomarcatore è quello di individuare i pazienti che più di altri possono trarre benefici clinici da Atezolizumab in monoterapia rispetto a quelli che possono beneficiare maggiormente di terapie di combinazione; l’obiettivo è quello di fornire informazioni aggiuntive sulle strategie di trattamento in modo da offrire al maggior numero di pazienti terapie che offrano un beneficio significativo. La possibilità di combinare Atezolizumab con diverse chemioterapie può, inoltre, offrire nuove opzioni terapeutiche a pazienti affetti da diverse tipologie di tumori, indipendentemente dal loro livello di espressione di PD-L1.